I mesi di marzo, aprile, maggio e giugno sono sempre stati per noi un periodo denso di impegni culturali. Il progetto di studio-sostenibile che portiamo avanti da diverso tempo è ormai profondamente radicato nella mission dello studio: facciamo gli avvocati, ma ci prendiamo anche cura del territorio nel quale operiamo organizzando numerose attività trasversali a sostegno delle persone, della cultura, dell’arte, dell’ambiente e della governance.

Le collaborazioni nate in questi anni con associazioni culturali, comuni e gallerie ci fanno capire che il nostro progetto è forte e continuerà ad esistere come parte integrante della nostra identità.

Quest’anno ne è nata una nuova con i ragazzi di Apulia Center for Art and Technology che promuovono Linea, un festival di arte contemporanea e nuove tecnologie che si sviluppa in Puglia tra aprile e maggio e che, purtroppo, è stato posticipato a causa della pandemia. Una preview del Festival si sarebbe dovuta tenere a Milano nel mese di marzo attraverso un talk intergenerazionale sul rapporto tra arte e tematiche migratorie e un multimediale workshop in bilico fra musica e tecnologia coprodotto con Casa degli Artisti. Eravamo davvero entusiasti di ospitare in studio due giovani artisti internazionali, Carlos Martiel e Binta Diaw, e portare la nostra testimonianza sull’esperienza pro bono dello studio e una più ampia riflessione sui temi legati all’integrazione.

Ad aprile ci preparavamo per accogliere a Busto Arsizio due importanti appuntamenti di rilevanza nazionale, il BAFF (Busto Arsizio Film Festival) e il Festival Fotografico Europeo.

Eravamo nel palinsesto del festival del cinema per dare un aggiornamento agli operatori interessati sui diversi strumenti giuridici che consentono la collaborazione pubblico-privato per lo sviluppo del sistema cinema.

Al Festival Fotografico Europeo, a cui partecipiamo sempre con grande piacere e da diversi anni, grazie anche all’ottima sinergia con i ragazzi dell’Archivio Fotografico Italiano, eravamo preparati per ospitare un grande e apprezzato fotografo, Luca Catalano Gonzaga, con la sua mostra – reportage sulla situazione degli Haratin, un gruppo etnico che vive in Mauritania, un paese con il più alto tasso di popolazione schiava al mondo.

A maggio un altro forte impegno culturale: l’arrivo di Miniartextil a Busto Arsizio. Per l’occasione avremmo ospitato le installazioni “Reliquiart”, opere di resina e tessuto realizzate da una coppia di giovani artisti italiani, Marco Rubbera e Enrico Mancini, vincitori della terza edizione del premio Sponga, promosso dalla Fondazione Bortolaso-Totaro-Sponga con l’intenzione di sostenere la ricerca e l’attività artistica dei giovani under 35.

In questo mese con la prestigiosa collaborazione della galleria d’arte di Cristina Moregola eravamo nel palinsesto della Milano Photo Week con un progetto fotografico curato direttamente dalla galleria.

I piani erano questi e sono stati stravolti da un maledetto virus che ci ha solo piegato ma non spezzato. Ci stiamo preparando per ritornare ad accogliervi “in sicurezza” dopo l’estate e vivere con gioia ed entusiasmo quel senso di comunità che abbiamo costruito in ogni evento in tutti questi anni.

Stiamo collaborando nuovamente con la galleria di Cristina Moregola per presentarvi a settembre una mostra su alcune delle tematiche sociali che ci stanno più a cuore; a novembre invece abbiamo riprogrammato il talk sui temi legati all’integrazione e all’immigrazione per Linea Festival.