A partire dal 15 febbraio, in Lombardia, sarà possibile prenotare l’effettuazione del vaccino anti-covid-19 per le persone che hanno più di 80 anni, collegandosi ad una piattaforma dedicata. Le indicazioni sono disponibili sul sito della Regione (QUI).

Le somministrazioni, che inizieranno a decorrere dal 18 febbraio, potrebbero implicare problematiche inerenti all’acquisizione del consenso informato per tutte quelle persone che, pur trovandosi in uno stato di incapacità di intendere e volere, siano prive di un legale rappresentate formalmente investito che possa esprimere, nel loro interesse, la volontà o meno di sottoporsi all’iter vaccinale.

Come abbiamo avuto modo di approfondire in occasione del corso dell’11 febbraio 2021, il D.L. n.1/2021 titolato Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 disciplina unicamente le modalità di acquisizione del consenso informato delle persone in stato di incapacità naturale ospitate presso le residenze sanitarie assistite, ma non fornisce alcuna indicazione qualora siano assistite presso il domicilio.

Alcuni Tribunali lombardi stanno fornendo indicazioni a cui è certamente utile attenersi. I Tribunali di Milano, di Monza e di Busto Arsizio, ad esempio, hanno precisato che è necessario che i familiari e i caregiver chiedano al Giudice Tutelare l’autorizzazione ad esprimere, nell’interesse della persona “assistita”, il consenso alla somministrazione.

Suggeriamo, quindi, di informarsi accuratamente anche presso i Tribunali di competenza, al fine di effettuare tutti gli adempimenti necessari e prodromici all’effettuazione del vaccino.