Un passo in avanti nella travagliata vicenda del copyright nel mercato digitale.

Oggi il Parlamento Europeo ha approvato, con 438 voti a favore, 226 contrari e 39 astenuti, la proposta di riforma della Direttiva Copyright nel mercato digitale.

Dopo l’esito negativo nella precedente votazione di luglio il testo è stato approvato con alcuni emendamenti.

Si rafforza quindi, nonostante l’intensa attività di lobbing in senso contrario messa in campo dai giganti del web quali Google, FacebooK e simili, la tutela del diritto di autore su internet.

In questo modo infatti i produttori di contenuti musicali, cinematografici ed editoriali ottengono una retribuzione adeguata da parte delle piattaforme, quali appunto Google, che monetizzano l’intermediazione dei contenuti diffusi al pubblico globale.

Due gli articoli maggiormente contestati:

  • l’art. 11, “Protezione delle pubblicazioni di carattere giornalistico in caso di utilizzo digitale , che prevede la possibilità per gli editori di chiedere il pagamento per l’uso anche di brevi frammenti o di link a un loro articolo se i link comprendano un estratto o riassunto del contenuto dell’articolo;
  • l’art. 13, “Utilizzo di contenuti protetti da parte di prestatori di servizi della società dell’informazione che memorizzano e danno accesso a grandi quantità di opere e altro materiale caricato dagli utenti” che è volto a tutelare il contenuto del diritto d’autore (il testo, il video):le piattaforme che intendono diffondere in rete contenuti giornalistici ed audiovisivi potranno farlo se avranno stipulato un contratto di licenza con i proprietari dei diritti.

Prima dell’adozione definitiva si apre ora la fase di negoziazione in Consiglio Europeo.