Il D. Lgs. n. 231/2001, che disciplina la responsabilità amministrativa degli enti, si arricchisce di un nuovo reato.

 

Il Decreto fiscale – ancora in fase di conversione in legge – ha, infatti, inserito nel D.Lgs. n. 231/2001, l’art 25-quinquiesdecies che prevede: «in relazione alla commissione del delitto di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti previsto dall’articolo 2 del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74, si applica all’ente la sanzione pecuniaria fino a cinquecento quote».

 

I reati di “falsa fatturazione” diventano, così, reati rilevanti ai fini della responsabilità amministrativa degli enti.

Le imprese rischiano, quindi, sanzioni fino a 774.500,00, nel caso in cui i reati in commento vengano commessi, nel loro interesse o a loro vantaggio, da persone che rivestono funzioni di rappresentanza, amministrazione o direzione o che esercitano, anche di fatto, il potere di gestione e di controllo (cd. “apicali”) o da loro “sottoposti.