A partire dal 2019 i mutui verdi per ristrutturazione ed acquisti saranno realtà.

A questa iniziativa, di cui la Gran Bretagna è stata pioniera, parteciperà anche il nostro paese.

Ben 9 banche italiane, infatti, insieme ad altri istituti di credito europei, hanno aderito al progetto pilota che ha come scopo quello di migliorare l’efficienza energetica degli immobili.

Per mutui verdi, c.d. Energy efficent mortgage (Eem), si intendono i finanziamenti destinati all’acquisto, alla costruzione e/o al rinnovo di edifici residenziali e/o commerciali, che garantiscono prestazioni energetiche pari o superiori alle best practice del mercato, sviluppatesi sulla scorta delle normative europee, e/o un miglioramento delle prestazioni energetiche di almeno il 30%. 

L’accesso a detti finanziamenti sarà garantito non solo per i nuovi acquisti ma anche per le abitazioni da ristrutturare.

È evidente, quindi, l’importanza di tale progetto se si riflette sulla circostanza che più della metà degli immobili costruiti sul nostro territorio appartiene alle classi energetiche più basse e l’acquisto di un immobile in fascia più alta è spesso proibitivo per gli ingenti costi. Senza considerare, poi, che  l’aumento dell’efficienza energetica avrà impatti importanti anche sulla diminuzione dei consumi delle utenze e sull’incremento del valore di mercato del bene ristrutturato.

Sebbene i criteri di valutazione per l’accesso a tali finanziamenti siano ancora in fase di definizione, si tratta di una vera e propria rivoluzione, che si pone in linea con il programma dell’Unione Europea per il clima e lo sviluppo sostenibile e, in particolare, con la strategia presentata dalla Commissione europea per la realizzazione di un sistema finanziario sostenibile.

Non ci resta, quindi, che attendere i primi risultati che l’introduzione dei mutui verdi porterà con sé.