Si è tenuta oggi a Milano la premiazione delle tesi vincitrici del “Premio Valeria Solesin” del quale siamo orgogliosamente sponsor fin dalla prima edizione.

Il premio, intitolato alla giovane ricercatrice che perse la vita nell’attentato terroristico al Bataclan di Parigi, è volto non solo a conservarne la memoria ma anche a offrire borse di studio a neolaureati talentuosi e meritevoli che abbiano svolto una tesi sulla parità di genere e sulla conciliazione vita – lavoro, temi ai quali Valeria, mente aperta e brillante, si dedicava con tanta passione.

Anche quest’anno i premiati, in costante crescita e provenienti da sempre più vaste aree del paese, sono stati sia ragazze che ragazzi che hanno prodotto elaborati ricchi, variegati e innovativi. 

La tesi vincitrice attiene ad un aspetto attualmente molto caldo che abbiamo in parte affrontato anche nella nostra riflessione in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza di genere: la relazione tra i modelli occupazionali nelle coppie e la violenza contro le donne.

Sono state poi premiate tesi dedicate alla progettazione urbana che tenga conto della dimensione dei generi; ai rischi per le donne portati dalla transizione digitale; alla comunicazione pubblica e di impresa partendo dalla raffigurazione della donna nelle serie Netflix. La nostra premiata, la Dottoressa Martina Vinci, laureata all’Università Statale di Milano, ha scritto dell’impatto filosofico e sociale della pandemia rispetto al genere.

Nel corso dell’evento è stato ricordato che la studiosa Chiara Saraceno, nell’organizzare all’Università Statale di Milano il primo master sulla parità di genere, volle intitolarlo “La forza delle idee e la debolezza delle pratiche”. Già.

Ecco allora che, come sempre, vedere l’entusiasmo negli occhi delle ragazze e dei ragazzi è stato emozionante ma lo è stato altrettanto constatare come i diversi ambiti, pubblico e privato, sia esso aziendale, professionale, dell’associazionismo o della stampa, possano essere, in sinergia, motore di quel cambiamento del quale il Paese ha estremamente bisogno.