Con l’obiettivo di semplificare le procedure fiscali e introdurre nuovi strumenti a garanzia del contribuente, il Governo, attraverso il Decreto Legislativo del 23 ottobre 2023, ha dato attuazione alla legge delega fiscale per la revisione dello Statuto del Contribuente.

Nella nuova versione, il quadro legislativo dello Statuto del Contribuente risulta significativamente più forte con la sua equiparazione alla Costituzione, in conformità ai principi fondamentali dell’Unione Europea e alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo in materia tributaria e l’istituzione del Garante Nazionale del contribuente, che avrà competenze molto più ampie rispetto all’attuale Garante del contribuente.

Vediamo alcune delle più importanti novità introdotte dalla riforma.

  • Autotutela obbligatoria: in caso di errori evidenti quali, ad esempio, scambi di persona, errori di calcolo, errori sull’individuazione del tributo, l’Amministrazione finanziaria dovrà provvedere ad annullare gli atti impositivi anche senza una esplicita richiesta del contribuente.
  • Documentazione fiscale: è prolungato fino a 10 anni l’obbligo di conservazione della documentazione fiscale. Una volta trascorso il decennio, l’Amministrazione finanziaria non avrà più il diritto di utilizzare tali documenti a fini di prova. E’ inoltre, prevista l’inutilizzabilità degli elementi di prova acquisiti oltre i termini di durata delle verifiche o in violazione delle libertà fondamentali.
  • Introduzione del principio del ne bis in idem: è fatto divieto all’Amministrazione finanziaria esercitare il proprio potere accertativo per più di una volta per ogni singolo periodo d’imposta.
  • Garanzia del contraddittorio: prima di emettere qualsiasi provvedimento che possa influire negativamente sui diritti del contribuente in materia tributaria, inclusi quelli in ambito regionale, provinciale, comunale, i dazi e i diritti doganali, le addizionali e le sanzioni, l’Amministrazione finanziaria dovrà iniziare un contraddittorio informato ed effettivo. In sostanza, gli uffici tributari dovranno comunicare lo schema del provvedimento che intendono adottare, concedendo 60 giorni al contribuente per proporre eventuali controdeduzioni e richiedere una copia degli atti del fascicolo. Questa fase potrà essere prorogata di altri 30 giorni nel caso l’Amministrazione finanziaria lo ritenga necessario. Successivamente, l’Amministrazione finanziaria avrà 120 giorni per adottare il provvedimento. Il contraddittorio non sarà, tuttavia, obbligatorio per i c.d. atti automizzati e quelli di controllo formale che verranno individuati da apposito Decreto Ministeriale.
  • Interpelli: è previsto il versamento di un contributo per la presentazione di una istanza di interpello la cui misura e modalità saranno individuate con apposito Decreto Ministeriale ed in funzione della tipologia di contribuente, del suo volume d’affari o ricavi e della complessità o rilevanza del caso da esaminare.

Lo Statuto del Contribuente sarà, dunque, un importante strumento per garantire che i cittadini vengano trattati in modo equo e conforme alla legge da parte delle autorità fiscali, contribuendo in tal modo ad instaurare un equilibrio tra le esigenze dello Stato e i diritti dei contribuenti.