Negli ultimi mesi si sono succedute una serie di novità legislative in tema di Superbonus 110%.

Lo scorso 28 marzo 2022, il D.L. n. 4/2022 (cd. “Decreto Sostegni ter”) è stato definitivamente convertito nella Legge n. 25/2022.

Tale intervento ha sancito, fra tutto, il superamento del limite di una sola cessione del credito agli intermediari finanziari, che era stato posto con il Decreto Cessioni n. 13/2022.

La questione era stata affrontata nella nostra news del 23/03/2022.

Successivamente, in data 28 aprile 2022, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge n. 34/2022, di conversione delD.L. n. 17/2022 (cd. “Decreto Bollette”).

Tale provvedimento, all’art. 29-bis, ha affrontato nuovamente il tema delle cessioni dei bonus edilizi, prevedendo la possibilità per le banche, in relazione ai crediti per i quali è esaurito il numero delle possibili cessioni, di effettuarne una ulteriore (la quarta), ma esclusivamente a favore dei soggetti con i quali gli istituti coinvolti abbiano stipulato un contratto di conto corrente.

Anche a seguito di questi ultimi due interventi normativi, tuttavia, il dibattito sul punto sembra non essersi ancora esaurito e si preannunciano ulteriori cambiamenti.

Da ultimo è, infatti, in discussione la possibilità per le banche di cedere il credito ai propri correntisti, anche prima del quarto passaggio.

Altro tema di grande attualità, poi, è la proroga degli incentivi per le abitazioni unifamiliari, su cui la Camera ha chiesto al Governo di impegnarsi.

Le numerose modifiche al sistema della cessione del credito, cui si aggiunge l’aumento del costo delle materie prime dovuto, fra tutto, alla crisi energetica e al conflitto in corso in Ucraina, hanno infatti causato notevoli ritardi nel settore dell’edilizia e palesato l’esigenza di intervenire, anche sulle disposizioni riguardati le villette.

La maggioranza di Governo, però, pare molto divisa sull’argomento.

Se, da un lato, lo scorso 02 maggio è stato dato il via libera al Decreto Aiuti, in cui è stata concessa, alle abitazioni unifamiliari, una proroga sino al 30 settembre 2022 del termine originariamente fissato al 30 giugno, per il completamento del 30% dei lavori (condizione necessaria per accedere ai bonus edilizi), dall’altro il Presidente del Consiglio, in occasione del suo intervento innanzi al Parlamento Europeo, in pari data, ha fermamente criticato il Superbonus.

Ciò evidenziando come lo stesso sia oggetto di numerosi frodi fiscali e sia, in ogni caso, disincentivante per la trattativa economica delle parti, comportando un ingiustificato aumento dei prezzi delle ristrutturazioni, anche di tre volte superiore alla media.

Benché, quindi, con la Legge n. 34/2022, gli interventi effettuati a vario titolo dal Legislatore sul Superbonus 110% abbiano raggiunto quota quindici, si attendono ulteriori modifiche.

Il tutto nello scetticismo generale degli operatori del settore, che auspicano invece il raggiungimento, nel breve, di una chiarezza e stabilità normativa, il più possibile funzionale al sistema edilizia e lavoro.

Martina Palamidese