Nella news pubblicata pochi giorni fa vi abbiamo parlato del Decreto Legge n. 124/2019 (c.d. Decreto Fiscale) e, in particolare, delle novità previste in tema di appalti, per quanto attiene le ritenute fiscali e il reverse charge.

Visto il complesso sistema prospettato dall’Esecutivo avevamo ipotizzato possibili modifiche a tale disciplina, che non hanno tardato ad arrivare.

La Camera dei deputati ha, infatti, approvato un emendamento che rivede l’intero sistema delle ritenute fiscali, disponendo l’applicazione della relativa disciplina, sempre a decorrere dal 1° gennaio 2020, ai soli appalti o subappalti di valore annuo superiore ad € 200.000,00 e ad alta intensità di manodopera, salvo specifiche deroghe ivi contemplate.

Anche le modalità operative inizialmente previste vengono totalmente modificate.

Saranno, infatti, le imprese coinvolte ad effettuare le ritenute fiscali, sulle retribuzioni dei lavoratori impiegati nell’opera o nel servizio, e a provvedere al loro versamento mediante deleghe di pagamento differenti per ciascun committente, con esclusione della possibilità di compensazione.

Il committente sarà tenuto a richiedere copia delle deleghe di pagamento relative alle trattenute effettuate dalle imprese, che dovranno ottemperare alla richiesta.

Queste ultime, come già previsto nel testo del Decreto Fiscale, dovranno, inoltre, trasmettere al committente una serie di informazioni inerenti i lavoratori impiegati, le ore lavorate, l’ammontare delle retribuzioni corrisposte ed il dettaglio delle ritenute fiscali eseguite nel mese precedente in relazione a tali lavoratori.

Ciò, entro i cinque giorni lavorativi successivi al termine per provvedere ai versamenti, così da consentire al committente il riscontro degli importi versati

Qualora l’impresa ometta di trasmettere copia delle deleghe, ovvero le informazioni sopra indicate, o risulti  il mancato o insufficiente versamento delle ritenute, rispetto ai dati contenuti nella documentazione trasmessa, il committente, finché perdura l’inadempimento,  dovrà sospendere il pagamento degli eventuali corrispettivi maturati nei confronti dell’impresa per un importo pari al 20% del valore dell’appalto o all’ammontare delle ritenute non versate, dandone evidenza all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate entro i successivi 90 giorni.

Diversamente, così come in caso di mancata richiesta di copia delle deleghe di pagamento, il committente sarà sottoposto a specifiche sanzioni.

Le modifiche introdotte rendono indubbiamente meno gravoso il sistema originariamente previsto, che resta, tuttavia, macchinoso, addossando al committente verifiche che non dovrebbero competergli.

Non resta, dunque, che attendere i prossimi sviluppi per conoscere le sorti del Decreto Fiscale 2020.