La l. 30 dicembre 2021 n. 234, nota come legge di Bilancio 2022, ha confermato le principali novità riguardanti gli incentivi fiscali del Superbonus e, in particolare, ha prorogato i termini per il riconoscimento della detrazione sino al 2025 con progressiva riduzione dell’aliquota.

Il tema è stato trattato nella nostra news del 17.12.2021.

Il Decreto Rilancio, con il quale è stata introdotta l’agevolazione fiscale Superbonus 110%, è stato oggetto di numerose modifiche. Recentemente il dibattito si è concentrato sulle modalità per usufruire del beneficio, con particolare attenzione alla cessione del credito.

Nella sua versione originaria, il Superbonus 110% consentiva di cedere il credito d’imposta maturato ad altre società o enti per un numero illimitato di volte.

In questa situazione, però, è stato registrato un aumento delle c.d. frodi carosello e delle operazioni di riciclaggio. Dunque, il Governo è intervenuto con il d.l. 4/2022, Decreto Sostegni Ter, prevedendo una stretta sulla cessione del credito. 

L’articolo 28 del d.l. 4/2022 ha introdotto il divieto di cessione multipla dei crediti d’imposta per lavori di riqualificazione energetica e di messa in sicurezza degli edifici, limitando a una sola cessione da parte dell’impresa agli intermediari finanziari. 

La norma ha avuto un forte impatto sul mercato dei crediti d’imposta e, di conseguenza, anche su molti cantieri, creando di fatto una stasi che ha portato il Governo a ripensare la disposizione.

Infatti, con il successivo d.l. 13/2022, Decreto Cessioni, si è deciso di eliminare il vincolo precedentemente imposto, estendendo la possibilità di cedere il credito sino a tre volte e solo nei confronti di banche e intermediari finanziari vigilati dalla Banca d’Italia.

Il Decreto Sostegni Ter è in fase di conversione e il disegno di legge che sarà esaminato nei prossimi giorni dal Parlamento conferma la cessione multipla prevedendo un limite di tre passaggi.

Il sistema delineato consente una prima cessione del credito libera, mentre le due ulteriori cessioni potranno essere effettuate esclusivamente in favore banche, intermediari finanziari e imprese di assicurazione autorizzate.

È prevista, altresì, l’attribuzione al credito di un codice identificativo univoco in modo tale da poter tracciare ogni cessione.

Il testo della legge di conversione è al vaglio della Camera e dovremo attendere l’approvazione, prevista entro il termine del 28 marzo 2022, per la conferma del sistema di cessione del credito.